domenica 11 marzo 2012

Le ansie di Pippo Di Giorgio

Caro Pippo Di Giorgio, c’è uno stile diverso nel condurre i lavori dei Comitati di quartiere e c’è una grande differenza tra i diversi territori della città. Il quartiere Monte ha avuto negli ultimi anni una grande attenzione per la qualità intrinseca del suo patrimonio edilizio: Cattedrale, Palazzo Trigona, Trinità, Sant’Anna, Museo diocesano e adesso Ex Ospedale Chiello, sono stati oggetto di interventi di restauro. Al Monte mancano ancora la Chiesa di sant’Anna, il Castello Aragonese, e i palazzi di Piano Castello. Filippo Rausa ha un suo buon viatico, si direbbe una “rendita di posizione”. Per il quartiere Canali tutto è diverso: il tessuto demografico si è sfaldato, intere vie sono ormai disabitate, gli stabili di interesse si contano sulle dita di una mano. Se pensi che la prima stesura del Piano regolatore generale prevedeva la demolizione della casa canonica dell’Itria e delle scuole elementari Canali, ti puoi rendere conto di quale sia lo stato di sofferenza del quartiere.

Si è lavorato, in questi anni con amministrazioni comunali più o meno sensibili. La scuola anziché essere demolita è stata restaurata, la fonte dei Canali anche, parte dell’impianto d’illuminazione è stata ammodernata, si lavora a un campo per i bambini del quartiere. Nel dicembre del 2007 il crollo dell’Itria ha messo brutalmente in mostra il degrado strutturale del quartiere: da cortile Arena, alla via Itria, alla via A. Golino. Le case da oltre un ventennio in condizioni di degrado strutturale sono in corso di demolizione (un ricorso sull’appalto ha fermato temporaneamente l’esecuzione dei lavori), per la chiesa è già disponibile un finanziamento, forse insufficiente.

La Curia ha riformulato il progetto, dopo il crollo e si attende l’assegnazione dell’appalto. L’amministrazione comunale ha già progettato acquisizione e recupero di numerose abitazioni private. Il comitato vigila su tutto questo ed è presumibile che in breve ti sarà evidente che il quartiere Canali si trasformerà in un cantiere a cielo aperto com’è stato il Monte negli anni scorsi. Forse ci manca una cosa che il quartiere Monte ha: la capacità di mettersi in mostra. Ma noi siamo più prudenti e meno inclini a esteriorità da blog. In fondo, non avendo velleità politiche, concentriamo i nostri sforzi su altre cose. Ad esempio stiamo finendo il recupero dei locali che il comune ha messo a disposizione del comitato per farne la sua sede che metteremo a disposizione dei cittadini per attività di svago ma anche per dibattere i nostri problemi. Anche se ormai vivi in un altro quartiere, vieni a trovarci e collabora con il comitato del quartiere che ami. Non c’è alcun pregiudizio, anche se sei amico di padre Paci, se vorrai darci una mano, ti accoglieremo con entusiasmo. A proposito c’è da tingere i locali del comitato, se sei bravo, ti aspettiamo, di solito lavoriamo il sabato e la domenica.



1 commento:

  1. Caro comitato del quartiere canali, o chi per lui, ti ho risposto sul blog di agostino sella.Con la SPERANZA di incontrarci. Pippo

    RispondiElimina