giovedì 24 febbraio 2011

Finalmente arriva il campetto nel nostro Quartire.

Entro quattro mesi sarà realizzato il campetto ai Canali.

Grazie alle somme risparmiate con l’autoriduzione dell’indennità del sindaco Carmelo Nigrelli e da tutti i componenti della giunta, decisione presa con la prima delibera del 2008. All’inizio della legislatura, si sta per realizzare un’altra struttura dedicata alla riqualificazione dei quartieri e con importanti finalità ludico-sociali.

Il progetto per il recupero e la riqualificazione dell’area di Via Verga, nel quartiere Canali, approvato dalla giunta Nigrelli a dicembre scorso, è stato curato dall’Ufficio Tecnico Comunale, diretto dall’Ingegnere Mario Duminuco, e rientra nel quadro più ampio della volontà politica di operare non solo l’ordinaria manutenzione del patrimonio edilizio del Comune, ma di procedere per gradi ad una vera e propria riqualificazione dello stesso, anche grazie alle risorse economiche derivanti dai risparmi che si realizzano ogni anno attraverso la rinuncia al 30% delle indennità da parte di Sindaco e Giunta.

In ottemperanza a quanto deliberato dalla giunta comunale di Piazza Armerina sono stati predisposti gli atti necessari all’avvio dei lavori per la realizzazione di un campetto da gioco, con la possibilità di utilizzare la stessa struttura per attività extrasportive quali spettacoli teatrali, cinematografici, musicali e comunque per attività che si possano configurare come momenti di aggregazione per i residenti della zona.

Il progetto avrà un importo complessivo per l'esecuzione che ammonta a 29.000 euro.

L’appalto è stato aggiudicato alla ditta Salvatore Rizzo che, esauriti i tempi tecnici per la firma del contratto avrà affidati i lavori.Il tempo utile per l'ultimazione del campetto del quartiere Canali è stato fissato dall’Ufficio tecnico in 90 giorni consecutivi a partire dalla consegna degli stessi.

Il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli ha espresso la sua soddisfazione: “con questi interventi si è aggiunto un importante tassello a due rilevanti sistemi. Il primo è quello delle aree di verde attrezzato a servizio di bambini e ragazzi. Con i risparmi dovuti alla riduzione dell’indennità è già stato realizzato un campo do calcetto al Villaggio Sammarco e adesso viene realizzata l’area giochi al quartiere canali. Inoltre sono già in fase di montaggio i giochi per i più piccoli che verranno collocati nella villa Ciancio in via Roma e in Piazza Boris Giuliano.

A seguire si darà priorità al recupero dei campetti sportivi di Via Giacinto lo Giudice. Il secondo sistema è quello della riqualificazione del quartoere Canali. Agli interventi relativi agli edifici scolastici, in parte avviati nella precedente legislatura e al restauro della fonte del lavatoio dei Canali questa amministrazione ha aggiunto interventi strutturali che innalzeranno decisamente la qualità della vita e degli spazi urbani del quartiere.

Il ridisegno della Piazza Regione Siciliana con un cantiere di lavoro sarà avviato nell’imminente mese di marzo, restituendo qualità e dignità alla piazza che rappresenta il cuore del quartiere. Sempre in primavera dovrebbero essere appaltati i lavori di riqualificazione del quartiere Itria il cui decreto, firmato dall’Assessore regionale è già alla registrazione della corte dei conti.

Facendo riferimento a questo insieme di interventi è facile sostenere che mai il quartiere Canali –Itria è stato oggetto di così tanta attenzione da parte delle amministrazioni comunali.

Il Sindaco

22 Febbraio 2011

mercoledì 23 febbraio 2011

Tentato furto all'Itria

Nel pomeriggio di ieri qualcuno ha tentato di entrare all'interno della Chiesa di Santa Maria dell’Itria. Il tentativo di furto è fallito perché è scattato l’allarme ed il ladro (o i ladri) si è dato alla fuga. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Piazza Armerina al comando del Capitano della Compagnia Michele Cannizzaro. Dai primi accertamenti effettuati dai militari non è da escludere che si possa essere trattato di balordi o tossicodipendenti. Il tentato furto si è verificato intorno alle 16.30 e la parte alta del quartiere Canali è stata scossa dalla sirena d’allarme posto all’interno della Chiesa. Pare che uno, o più individui, dopo essersi introdotto all’interno del luogo sacro, abbia cercato di mettere fuori uso l’allarme. Il maldestro tentativo non è riuscito ed il tentato furto, per fortuna, è fallito. Immediatamente avvertito da una telefonata, sul posto è giunto il responsabile spirituale della Chiesa don Salvatore Giuliana, che ha allertato i Carabinieri che, giunti in via Itria, hanno fatto tutti i rilievi del caso e aperto le indagini. I militari non escludono nessuna ipotesi investigativa sul movente che abbia spinto uno o più soggetti, a quell’ora, a forzare l’ingresso della Chiesa. Il parroco don Salvatore ha preferito non commentare l’accaduto rimettendosi alle indagini delle forze dell’ordine. Non è la prima volta che balordi tentano di entrare all’interno di quella che fu la Chiesa madre di uno dei quattro quartieri storici della città. In passato la Santa Maria dell’Itria è stata oggetto di numerosi raid e molte oggetti sacri e di valore sono stati sottratti negli anni. La chiesa di Santa Maria dell’Itria è stata chiusa nel dicembre del 2007 quando, a causa di una copiosa infiltrazione d’acqua, venne giù il muro di cinta che si affaccia su via Itria. Solo la fortuna volle che al momento del crollo del muro non ci fosse nessuno nei pressi, scongiurando così una tragedia.

Guglielmo Bongiovanni

martedì 22 febbraio 2011

Tutti insieme per Palazzo Trigona

PALAZZO TRIGONA TESTIMONIAL SICILIANO DELLA CAMPAGNA NAZIONALE ABBRACCIAMO LA CULTURA



Sabato scorso, a Piazza Armerina, ha fatto finalmente tappa la campagna nazionale Abbracciamo la cultura di cui Palazzo Trigona è testimonial per la Sicilia. Quasi 200 persone, in rappresentanza delle cinquanta associazioni che compongono il comitato cittadino pro Museo Trigona, muniti di un grande striscione di oltre venti metri con lo slogan “Una città per il Museo, un Museo per la città”, nonostante le condizioni climatiche, hanno avvolto in un grande abbraccio il Palazzo, così come sarà fatto il cinque marzo a Roma con il Colosseo a chiusura della campagna Nazionale.

“ A breve assisteremo all’apertura parziale del Palazzo, ma senza alcuna programmazione specifica, – dichiarano i responsabili del comitato - ma ciò non può e non deve essere considerato un punto di arrivo, e neanche il successo di una politica distratta e opportunista dell’ultima ora che vorrebbe gestire trionfalismi affrettati, ma solo l’inizio perché il Palazzo venga trasformato veramente in museo”. Testimonianza di rilievo è stata la partecipazione del sindacato dei restauratori FILLEA CGIL, con Franco Tarantino e Alfredo Schilirò, rispettivamente segretario generale siciliano, e segretario provinciale. Con la FILLEA CGIL, una delle principali sigle che promuovono su scala nazionale la campagna Abbracciamo la cultura, saranno messe in campo importanti iniziative durante la Settimana della cultura in programma per il mese di aprile. Il comitato cittadino, oltre ad avere sottoscritto il manifesto di Abbracciamo la cultura, che pone agli occhi dell’attenzione pubblica il problema dei beni culturali intesi come risorsa, si è proposto un obiettivo ambizioso nei confronti del sistema locale dei beni culturali. “Da decenni questa città aspetta un museo d’eccellenza che possa costituire un polo di attrazione culturale e turistica da affiancare alla Villa del Casale, e che possa supportare anche la rinascita economica di Piazza – continuano dal comitato - La mancanza del museo si farà sentire maggiormente nei prossimi mesi quando, in occasione del rientro della Venere e della riapertura della Villa del Casale, Piazza, purtroppo, non si presenterà al passo con questi grandi eventi. E non sarà un allestimento frettoloso e parziale di qualche sala del Trigona che colmerà il gap”. Ad oggi – concludono i rappresentanti del comitato – manca un progetto di musealizzazione complessivo ed un piano di gestione del Trigona, mancano le risorse finanziarie e di personale per fare del Trigona un Museo che lo proietti al di là del ruolo minore di museo di provincia”.

Il direttore del servizio Parco Archeologico della Villa, cui a breve sarà conferito il Palazzo, sin dal suo insediamento ha dichiarato di lavorare per fare del Trigona un Museo e il comitato si rende disponibile a supportare il suo lavoro con tutte le azioni necessarie perché la città raggiunga l’importante obiettivo, a cominciare da una forte e costante azione di sensibilizzazione della cittadinanza e delle istituzioni politiche.



Coordinamento e ufficio stampa

Legambiente Piazza Armerina - trigona@piazzambiente.com



LE ASSOCIAZIONI ADERENTI AL COMITATO: Legambiente, Comitato quartiere Monte, Comitato quartiere Canali, Comitato quartiere Castellina, Comitato quartiere Casalotto, C.I.F., A.I.M.A , Assipan, Confcommercio, AGTE – Federagit, Anva Confesercenti, Centro Commerciale naturale “Il mosaico”, ASD Piazza Armerina Calcio, Omniaturist, Moysikos SACAM, Emergency, Archeoclub, Fidapa, Lions, Rotary,Kiwanis, Inner Wheel, Copat, Avulss, Associazione Kore, Domus Artis, Centro socio culturale Maria SS. Vittorie, Armerina Emergenza P.C., Agedi, Ordine Cavalieri di Plutia, Italia Nostra, Lega zolfatai, Università popolare tempo libero, Centro studi del Mediterraneo, Sicilia arte e gusto, Piazza medioevale, Giovani orizzonti, Cobas, Coldiretti, Gruppo archeologico L. Villari, Confagricoltura, Ordine Santo Sepolcro, Avis, ASD Jozzo Sporting Club, Tennis Club Piazza Armerina, Ass. Sportiva Disabili Erei onlus, Fondazione “Prospero Intorcetta – cultura aperta”

domenica 20 febbraio 2011

L'Itria adesso lancia fiamme

Un'altro grave incidente in via Itria, la trasforma in una centrale di protezione civile. Un cavo va in corto e si infiamma una perdita di metano. La sicurezza è la minima richiesta degli abitanti, purtoppo ad oggi insoddisfatta.
In attesa che in via Itria arrivano i milioni di euro, promessi e sbandierati ai quattro venti, la parte alta del quartiere Canali ha vissuto l’ennesimo dramma. Ancora una volta in primo piano la precarietà di un impianto elettrico obsoleto e pericoloso. Delle scintille sono scaturite da un groviglio di cavi danneggiati dal tempo e messi in corto circuito dalla pioggia caduta ieri. I cavi erano poggiati su un tubo di gas, dal quale si perdeva una piccola quantità di metano; ne è scaturita una fiammata che ha spaventato le famiglie che abitano nella parte alta della via Itria, dinanzi quello che è rimasto della Chiesa madre del quartiere Canali.
A distanza di pochi giorni, ancora una volta, il quartiere dimenticato è al centro della cronaca per episodi che fin qui, per puro miracolo, non hanno provocato danni a cose e persone. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del locale distaccamento di Piazza Armerina, guidati dal caposquadra Filippo Cavolo, due volanti dei Carabinieri, al comando del capitano Michele Cannizzaro e il Commissario della Polizia municipale della città, Maria Rosa Pascolato.
La fiammata si è spenta appena i Vigili del fuoco hanno interrotto la fuoriuscita di gas.
«I problemi hanno avuto origine – commenta il caposquadra dei Vigili del fuoco Filippo Cavolo – da un impianto elettrico vecchio che cedendo si è poggiato su un tubo, anch’esso mal ridotto, di gas metano. Le scintille poi hanno provocato la fiammata che per fortuna non ha avuto una gettata pericolosa perché la quantità di metano che usciva dal tubo era minima.»
Sul posto è arrivata anche l’Enel che ha provveduto a mettere in sicurezza la zona. Diverse le famiglie che si sono riversate per strada temendo che potesse accadere il peggio. «Quanto accaduto è l’ulteriore prova che questa parte della città è stata abbandonata da tutti» è il commento delle molte famiglie coinvolte nell’inusuale incidente.
Il Presidente del Comitato di quartiere Canali, Salvatore Arena, appena informato dei fatti accaduti ha rilasciato una dura dichiarazione, ponendo al centro dell’attenzione il problema della sicurezza: «I nostri amministratori, che governano la città, stanno comodi nelle loro case mentre avrebbero il dovere di garantire la sicurezza dei propri cittadini. Per esempio chiedendo all’Enel perché nel giro di pochi giorni si sono verificati due episodi che avrebbero potuto mettere a repentaglio la vita dei cittadini. In secondo luogo, poiché la parte alta della via Itria è spesso frequentata da tecnici della Protezione civile, non riusciamo a capire perché quest’ufficio non abbia mai sollecitato l’Enel o la Siciliana gas a rimuovere i pericoli legati a impianti ormai obsoleti. Poiché tutti gli uffici o organi competenti giocano a scaricare le responsabilità ad altri facciamo appello al sindaco Nigrelli: piuttosto che fare conferenze stampa per sbandierare i milioni di euro finalizzati al recupero del quartiere Canali (sic!) il primo cittadino potrebbe recarsi di persona in via Itria e rendersi conto dei pericoli con cui è costretta a vivere la gente che vi abita. Noi non abbiamo bisogno di sognare ma ciò che chiediamo è l’impegno e la sensibilità a risolvere i piccoli problemi».

Guglielmo Bongiovanni

Su gentile concessione della testata giornalistica http://www.orizzontierei.it/

venerdì 18 febbraio 2011

Canali: quartiere dimenticato

Il quartiere Canali non ha mai conosciuto tanto degrado e tanto abbandono. Le proteste dei cittadini costretti a vivere in mezzo a erba, sporcizia, topi.
Degrado sembra ormai la parola d’ordine di alcune famiglie che abitano nel quartiere Canali. Via Vincenti e via Scalo, due piccole stradine, nel cuore del borgo dei Canali, che possono essere prese a simbolo di un quartiere dimenticato. Al peggio non c’è mai fine; anche i postini sembrano essere scomparsi. A denunciare lo stato di abbandono, in cui versa tutta la zona che si trova dirimpetto la chiesa dell’Itria, è Carmelo Marotta uno dei residenti nella zona: “Si convocano conferenze stampe, si lanciano proclami che presto tutto sarà risolto, ogni tanto si presentano tecnici del settore ma di fatti concreti ne vediamo pochi, anzi nulla. Basta venire qua per rendersi conto di come sono costrette a vivere alcune famiglie. L’erba ormai rischia di entrarci a casa – continua Carmelo Marotta - oltre ad essere ricettacolo per gatti, cani e topi che mettono a repentaglio la sicurezza dei nostri bambini. La passerella che si trova dinanzi la chiesa dell’Itria rischia di venire giù da un momento all’altro. Per finire non abbiamo un cassonetto dell’immondizia vicino alle nostre abitazioni. Gli anziani, che non possono arrivare in piazza Garibaldi per motivi di salute, sono costretti a rivolgersi ai giovani per buttare i rifiuti. Da qualche tempo che non arrivano più i postini in questa zona. Non si capisce bene il perché. Alcuni di noi hanno ricevuto, fino a qualche giorno fa, puntualmente la posta. Ora sembra che il servizio postale abbia cancellato la via Scalo e la via Vincenti dalla toponomastica. In questa parte della città vediamo coloro che si fanno chiamare politici solo quando la città è chiamata a nuove tornate elettorali. Poi dimenticano tutto; i quartieri, la loro storia e l’importanza che dovrebbero avere per questa Città che sembra ormai lasciata a se stessa.” Il Presidente del Comitato di Quartiere, Salvatore Arena, ha preannunciato una piattaforma di rivendicazioni da sottoporre al Sindaco e al Consiglio comunale. “Non lasceremo – ha detto Salvatore Arena – che continui questo stillicidio di indifferenza che è piombato sulla nostra popolazione”.

Guglielmo Bongiovanni

Su gentile concessione della testata giornalistica http://www.orizzontierei.it/