mercoledì 21 luglio 2010

Salviamo L'ospedale

L’ospedale di Piazza Armerina risulterebbe sprovvisto del cardiologo dopo le ore 20 essendo stata sospesa la reperibilità notturna. Lanciato il grido d’allarme dal Comitato del quartiere Canali che denuncia i gravi pericoli a cui potrebbero andare incontro utenti colpiti da infarto al miocardio. Anche il Comitato del quartiere Canali, denuncia i gravi pericoli che potrebbero sorgere dall’assenza di un cardiologo il cui intervento potrebbe essere decisivo per salvare vite umane. “La situazione è gravissima; oggi se un paziente dovesse essere colpito da infarto o edema polmonare, si ritroverebbe in un ospedale sprovvisto del medico specialista con tutte le ovvie conseguenze che potrebbero derivarne per la vita dell’infartuato. Se il nostro ospedale è una struttura per acuti il pronto soccorso deve essere in grado di avere a disposizione le figure che possano soddisfare i servizi primari. «Se dovesse arrivare un paziente all’ospedale Chiello, dopo le ore 20, la sua vita dovrebbe dipendere da un trattamento virtuale: la telemedicina. Fatto l’elettrocardiogramma e riscontrata una sindrome coronarica acuta il paziente dovrebbe essere trasferito in altra struttura ospedaliera. Se decidessero di portare il paziente a Enna, dal momento dell’arrivo al Chiello fino al trasferimento all’Umberto I, passerebbero circa 35 minuti. Sono sufficienti a salvare la vita del paziente? E quale figura medica dovrebbe accompagnare il paziente senza lasciare sguarnito il pronto soccorso del Chiello? Chi ci assicura che la lettura virtuale dell’elettrocardiogramma risulti essere efficace?». Queste sono alcune domande che il Comitato del quartiere Canali ha rivolto ai consiglieri comunali e al sindaco della città.

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